Territorio invitante e particolare, la Valsesia, grazie alla vicinanza con Milano e Torino, Novara e Vercelli, è meta abituale e favorita di un sempre più vasto flusso turistico e oggetto di crescente interesse per le molteplici peculiarità ambientali, culturali e sociali. E’ costituita dal bacino idrografico del Sesia e ha origine ai piedi del Monte Rosa, snodandosi fino al polo di fondo Sesia, con il comune di Gattinara a sinistra e le falde del Monte Fenera a destra e fino alla confluenza col Sesia del torrente Sessera.
Si estende con una forma quasi regolare in un vario, frastagliato e multiforme profilo vallivo indicato fra i più belli delle Alpi e che può dividersi in due grandi territori: la Bassa Valsesia che comprende la Val Strona e la Valle di Cellio e tutti i comuni che vanno da Borgosesia a Romagnano e l’Alta Valsesia che a sua volta si divide in Val grande (da Varallo ad Alagna), Val Piccola (o Val Sermenza, da Balmuccia a Rima)e Val Mastallone (da Varallo a Fobello) oltre ad altre vallate minori, fra le quali l’Egua (da Rimasco a Carcoforo) e la Landwasser (a Rimella).
In tutte queste valli valsesiane si respira e si conserva gelosamente, con l’istituzione di parchi naturali e di aree protette che difendono l’ecosistema e le ricche componenti etnico-culturali, una tipica atmosfera prealpina, grazie all’integrità di un verde paesaggio con paesi e villaggi armoniosamente ambientati e ad un clima dolce e mite, condizioni ideali per villeggiature ed escursionismo che su tutto il territorio enumera mille e mille risorse.
La Valsesia Ha il suo capoluogo a Varallo, elegante e culturale cittadina tra le più sviluppate di tutta la provincia e sede del Sacro Monte più antico delle Alpi, Patrimonio Unesco, che ogni anno attira moltissimi fedeli da tutto il mondo. Borgosesia, il più grande centro valsesiano, ospita i maggiori centri commerciali di tutta la Valle mentre a Roccapietra di Varallo è attivo un notevole polo industriale.
Si può dire che in tutte le località ogni gruppo di case, frazione, chiesa o cappelletta conservi opere di ingegno, di perizia artistica ed artigiana, lavoro di intere schiere di valsesiani che hanno omaggiato e impreziosito la terra natìa e con la diffusa emigrazione del passato, portato oltre i confini nazionali la loro bravura per condividerla con il mondo.
Se la Valsesia è bella per i Valsesiani, lo sarà di certo anche per tutti gli amanti della montagna che ne hanno scoperto le qualità e hanno imparato ad amarla per i suoi verdi prati e i folti boschi, i pendii nevosi, i ghiacciai scintillanti, i piccoli e meravigliosi laghetti che nelle loro chiare acque riflettono lo splendore del cielo. E sarà bella ed amata anche per coloro che ancora non l’hanno scoperta.
Parlare di Valsesia è comunque sempre riduttivo; bisogna percorrerla passo dopo passo, ammirandone gli aspetti, ascoltandone tutte le voci, scarpinando lungo i suoi sentieri e conoscendo persone, usi, costumi, tradizioni, con pregi e immancabili difetti... l’amore verrà da sé.