Santuario di Boca
Santuario di Boca

LE COLLINE COLTIVATE A VIGNETI ED IL BUON VINO, IL MONUMENTALE SANTUARIO OPERA DELL'ANTONELLI ED IL PARCO DEL MONTE FENERA

Boca è un piccolo tranquillo paese della provincia di Novara a cui fanno da sfondo le colline coltivate a vigneti o boscose, dietro le quali si intravedono alcune cime delle Prealpi e delle Alpi.

La sua fama ha oltrepassato i confini della provincia, oltre che per il vino, anche per merito del monumentale Santuario, opera insigne dell'architetto Antonelli, nel quale si venera una miracolosa immagine del Crocifisso. Durante tutto l'anno, specialmente da Maggio a Settembre, il sacro luogo è visitato da migliaia di pellegrini, che vengono anche da molto lontano (Foto del Santuario innevato tratta dal sito www.santuariodiboca.it).

Il centro del comune che un tempo si raggruppava intorno alla chiesetta di San Gaudenzio, una delle più antiche della zona, oggi è più esteso e ha diverse frazioni: Cascina Bell'Aria, Baraggia, Piano Rosa, Borzighella, Ronchetto, Marello Fuino, Santuario e Montalbano la più antica.

La fascia collinare dove anche Boca è situata è stata una delle prime località della zona ad avere insediamento stabile di gruppi etnici, dediti ad attività lavorative ed agricole, quando ancora, sulla pianura verso Novara e Vercelli, si estendeva una grande foresta, con zone ricche di vegetazione ed altre paludose, popolate da una fauna abbondante, composta anche da animali feroci di grossa mole, come orsi cinghiali, stambecchi e cervi dalle grandi corna.

Si sa che il paese era munito di un castello, distrutto nel 1311; il luogo ove sorgeva si chiama ancora regione Castello. Non rimangono ruderi ad attestarne la precisa ubicazione, ma i viticoltori nel fare gli scassi per i loro vigneti, hanno rinvenuto vari oggetti che testimoniano la veridicità della notizia. Si può poi ipotizzare che anche tutto il materiale demolito sia stato utilizzato dai contadini per costruire muretti a secco nei vigneti e per le loro abitazioni.

Fino alla seconda guerra mondiale la vite nella zona dei rilievi novaresi resisteva ancora, tutte le colline erano quasi completamente coltivate. Lo sviluppo industriale nel Borgomanerese, la facilità dei mezzi di trasporto, il lavoro meno faticoso e più remunerativo ha attratto tutti i giovani ed i vigneti sono stati abbandonati. Il bosco ha preso il sopravvento, l'acacia ha invaso tutto il territorio, cambiando anche il microclima che si era instaurato nella zona collinare. 

Ora, si registra un notevole ritorno alla viticoltura con nuovi e più razionali impianti. Ogni anno si vedono nuove piantagioni, si spera di recuperare anche nuova occupazione e qualche giovane incomincia a coltivare la vite con le caratteristiche richieste per la produzione del vino D.O.C.

La vinificazione è notevolmente migliorata, la denominazione d'origine ha dato un impulso alla qualità del vino ed alle vendite oggi più remunerative. I vigneti sono ora presenti prevalentemente nella zona di Montalbano, delle Piane, lungo la strada provinciale della Traversagna (Boca - Grignasco) inseriti nel Parco del Monte Fenera.

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