Il Museo Storico Etnografico nasce nel 1973 per iniziativa di Maria Adriana Prolo (già fondatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino), Fernanda Renolfi, Carlo Dionisotti ed un gruppo di appassionati studiosi di tradizioni, costumi e cultura locale.
In anni di forti trasformazioni economiche e sociali, l’iniziativa del museo ha preso origine dall’opportunità di raccogliere attraverso donazioni, conservare ed esporre testimonianze della cultura materiale legate alla vita rurale, alle relazioni sociali, alle attività artigianali e manifatturiere.
Inizialmente stabilito in un seicentesco stabile nel centro storico, il museo si è notevolmente ampliato, fino a determinare l’opportunità di una nuova sede, stabilita, nell’anno 2006, in Villa Caccia, con il contributo della Regione Piemonte e del Comune di Romagnano. Villa Caccia è un monumentale edificio dalla bianca luminosità che risalta la vegetazione del parco che la custodisce, progettato da Alessandro Antonelli e costruito tra il 1842 ed il 1848, quale redidenza di villeggiatura dei conti Caccia di Romentino. Residenza dalla vista panoramica spettacolare, dal Monte Rosa sul lato nord, alla veduta sulle colline e la pianura novarese verso sud.
Il Museo Storico Etnografico costituisce oggi, per Romagnano Sesia e il territorio, una risorsa fondamentale nell’ambito della tutela dei beni culturali, divenendo luogo di valorizzazione delle radici storiche, come strumento di formazione culturale per tutti i cittadini.
Negli anni, le donazioni private hanno permesso di raccogliere strumenti, attrezzi, arredi, abiti, suppellettili, fotografie, giocattoli ed ogni oggetto che è stato importante per ricostruire la vita quotidiana degli abitanti del territorio, dai tempi della vita contadina allo sviluppo dell'industria. Il percorso è coinvolgente grazie alle ricostruzioni degli ambienti e permette al visitatore di comprendere gli aspetti della faticosa vita dei contadini, riscoprendo memoria e tradizioni del territorio.