In un piccolo edificio scovato nella passeggiata fra le antiche case rimellesi si trova il Museo G.B. Filippa, il primo museo a titolo civico istituito in Piemonte.
Si compone di diverse collezioni del rimellese Giovanni Battista Filippa, vissuto a cavallo fra il 7 e l’800, che donò alla comunità del suo paese nel 1836.
E’ interessante in quanto molto vario e comunque di indiscutibile valore, considerata l’epoca di provenienza del materiale composto da raccolte di libri antichi, monete, reperti archeologici vari e oggettistica, riunita con certosina pazienza da questo personaggio eclettico per lungo tempo vissuto avventurosamente lontano dal suo paese valsesiano, partecipando fra l’altro alle campagne napoleoniche. La realizzazione del Museo a lui intitolato, che lo stesso donatore definiva “..gabinetto di curiosità e cose rare” fu possibile, dopo la sua morte avvenuta nel 1838, grazie all’interessamento del pittore Maurizio Antonini e del parroco Gaudenzio Cusa; lo scopo secondo il donatore era quello di dare, attraverso l’eterogeneità del materiale raccolto, un’idea ai rimellesi delle “complessità del mondo”.
Naturalmente si era nella prima metà dell’Ottocento; le cose sulla complessità del mondo sono parecchio cambiate. Tuttavia il piccolo Museo rimellese merita una visita attenta dalla quale certo si trarrà un profilo forse ingenuo ma romantico e poetico della mentalità di quell’epoca lontana.